Da qualche settimana, a lavoro, sorrido molto più spesso e in modo spontaneo.
Sorrido proprio di gusto.
Il 4 maggio 2020, sono stato nuovamente assunto dalla mia azienda, dopo essere stato messo in ferie forzate, poi licenziato e rimasto a casa per due mesi, a seguito del lockdown.
Fin dal primo giorno della riapertura, ovviamente, ci è stato imposto l’uso, oltreché dei guanti, delle mascherine.
Il 4 maggio 2021, strano scherzo del destino, ho ricevuto la seconda dose di vaccino, cosa che mi ha costretto a letto per un giorno.
Al mio rientro a lavoro, altro strano scherzo del destino: appeso in bacheca, ho trovato questo avviso, rivolto ai nostri clienti:

Dunque, sono tornato a lavorare senza dover indossare la mascherina, grazie all’elevata percentuale di persone vaccinate, sia tra gli impiegati, sia tra i clienti.
È stato raggiunto un limite di sicurezza tale che non risulta più necessario indossarla.
Chi vuole, può continuare a usarla, altrimenti si può lavorare senza.
Il primo giorno mi sentivo nudo. Una sensazione stranissima. Mi ero totalmente assuefatto a sentire il volto parzialmente coperto. Così come mi ero completamente abituato a vedere, delle facce altrui, solo gli occhi.
C’erano colleghi e managers, assunti dopo il lockdown, che quasi stentavano a riconoscerci e guardavano straniti noi della vecchia guardia.
Non che per noi fosse diverso, nei loro confronti. È stato come se ci fossimo davvero incontrati per la prima volta, dopo un anno a stretto contatto di lavoro assieme.
Il giorno dopo, invece,… che liberazione!
Alè con i sorrisi, dispensati a destra e a manca, ai colleghi come ai clienti. A quelli simpatici, come a quelli insopportabili. Senza freni e senza remore.
Sorridere frequentemente è benefico, per me stesso, così come per le persone intorno a me.
Tutto diventa più semplice, più divertente e più proficuo.
Torno a casa meno stanco, più soddisfatto e di buon umore.
Sembrerà stupido, banale, o addirittura retorico, ma credo di aver imparato davvero una lezione importante, che non intendo scordare più.
Chiunque avrà a che fare con me, da ora in poi, dovrà vedersela con i miei sorrisi tenaci e contagiosi.
Venghino signori, venghino!
Regalo sorrisi a tutti, senza distinzione di razza, sesso o religione!
Non cominciate a sentirvi un po’ meglio anche voi?
🙂 🙂 🙂

P.P.
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